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Laboratorio di estetica, Vasto, Chieti

Cliente: privato

Progetto e Direzione dei Lavori: Arch. Dario Palazzo, Arch. Dalila Palazzo 

Superficie: 47 mq

Impresa esecutrice: Vima S.r.l. con Marino Ramundo

Consulente legno: Salvatore Iraci Sareri

Prodotti: Casalgrande Padana “steel corten”, Pastorelli “komi decoro”, Cerdomus “kimera”, Carta da parati degli anni 70 “venaria”, Cardinale Group “washbasin and wc”, Kodak led lights, Superstudio “wooden brus”, Emmeti “eco hot water”.

47 metri quadrati dedicati alla cura della bellezza.
Questa è la primaria sfida progettuale: un laboratorio di artigianato per la persona che pur acquisendo identità in uno spazio minimale, caratterizzato da un solo affaccio, riesce ad essere funzionale, materico, luminoso, accessibile e sensoriale.
Un percorso che inizia dall’esterno, dove la vetrina-porta d’ingresso del locale incornicia l’apertura ed il logo in un’unica forma proporzionale di colore marrone che prova anche a migliorare la facciata grigia e spenta del fabbricato esistente.
L’area d’ingresso è pensata per assolvere più funzioni: reception, attesa, make up e nail bar.
Da essa, mediante il corridoio lineare, si accede alla cabina del solarium, pedicure, epilazione-massaggi e w.c. clienti. La configurazione prevede anche due ripostigli che si integrano tra le cabine e le superfici: il primo e parte integrante della reception, il secondo, nel corridoio, definisce l’ubicazione della pompa di calore e dei prodotti per la pulizia del locale.
Lo studio sui materiali ed il disegno dell’arredamento (progettato e realizzato su misura) in legno massello, restituisce un’immagine complessiva che sembra ampliare la superfice del locale.
Ciò è dato anche dalla carta da parati con motivo esotico-floreale che è disposta sulla parete retrostante il bancone e su quella di ingresso al bagno. Tali pareti, unite all’installazione delle porte a filo muro, tendono a dissolvere i contorni fisici dello spazio architettonico ed individuano una sequenzialità di spazi.
La parete del nail bar-make up è definita dalle linee (mensole) di legno e dalle cassette mobili che generano una dinamicità di composizione ed un’ interessante alternativa all’ubicazione di prodotti e smalti per la cura delle mani e delle unghia.
Lo specchio munito di lampadine dimmerabili diventa parte integrante della parete e definisce, con la sedia da regista, una postazione di make up insolita e curiosa.
Il tavolo da nail bar in vetrina mira a proiettare all’esterno il lavoro quotidiano dell’estetista.
Difronte a quest’ultimo si posiziona il divano d’attesa per i clienti progettato e realizzato anch’esso su misura.
L’accesso alle tre cabine estetiche è individuato attraverso porte scorrevoli a fienile.
L’utilizzo del legno massello si trasforma in mensole, listelli, cassette che individuano le boiserie ed evidenziano le dimensioni metriche delle stanze definendo un ordine al lavoro quotidiano.
La zona dei lavabi è sottolineata dalla mattonella di grande formato steel corten di Casalgrande Padana che viene sormontata dagli specchi su misura a filo muro.
La stanza massaggi è munita anche della doccia sensoriale con cromoterapia. I due elementi, seppur riguardanti funzioni distinte, si completano ed interagiscono tra di loro: la doccia completa la stanza e la stanza completa la doccia.
Il controsoffitto individua gli alloggiamenti impiantistici per l’impianto di climatizzazione, ventilazione meccanica controllata, ma definisce anche un disegno ragionato di apparecchi illuminanti atto a definire sia la condizione di maggiore luminosità, sia quella più scenografica e di luce soffusa.
La pavimentazione in laminato, resistente all’acqua, è caratterizzata da un tono di colore caldo che crea contrasto con la carta da parati, il marrone ed il sabbia.

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